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Transizione 4.0. – Il piano per la digitalizzazione e l’automazione 2020/2023

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 consiste in circa 24 miliardi di Euro per una misura che diventa strutturale e che vede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione.

L’intervento normativo conferma sull’orizzonte temporale biennale 2021/2023 le seguenti tre agevolazioni collegate al Piano Transizione 4.0:

Proroga con potenziamento del credito d’imposta beni strumentali

La novità più rilevante in materia di credito d’imposta beni strumentali consiste in un eccezionale potenziamento della misura valevole già per gli investimenti in corso, effettuati dal 16.11.2020 fino a tutto il 2021 e al 30.06.2022 in caso di valida prenotazione entro il 31.12.2021.

Altri aspetti inediti sono l’accorciamento del periodo di fruizione dell’agevolazione a 3 anni, ridotti ulteriormente a 1 anno per investimenti in beni ordinari limitatamente ai soggetti (imprese ed esercenti arti  e professioni) con ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro (solo per il 2021) e l’anticipazione del momento di fruizione dall’anno di entrata in funzione o interconnessione per beni 4.0 (in sostituzione della precedente normativa che prevedeva la compensabilità a partire dall’01.01 dell’anno successivo).

Infine si segnala l’ammissibilità dei beni strumentali immateriali non 4.0, sia per imprese sia per esercenti arti e professioni, che, anche nella previgente disciplina del super ammortamento, restavano esclusi dal novero degli investimenti agevolabili.

Retroattività e maggiore durata delle delle misure

Maggiore vantaggio fiscale nell’anno

Maggiorazione dei tetti e delle aliquote

Beni materiali 4.0
Beni immateriali 4.0

Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design e Green

Credito Formazione 4.0